La Galleria Marconi di Cupra Marittima riprende la propria attività espositiva, domenica 19 settembre alle 18.00, infatti si inaugura piùmenoinfinito , personale di Roberto Cicchinè che apre la rassegna Troppo (la Galleria Marconi esagera) . The exhibition, curated by Simonetta us Angelini, who also wrote the critical essay, it is also an opportunity to present and to inaugurate the renovated spaces in the gallery.
Marconi Gallery, Saturday, 9 October 2010, involved with the exhibition of Robert Cicchinè, the sixth edition of Contemporary Day, sponsored by hammock (Association of Italian Contemporary Art Museums ).
"The micro-history, which remains suspended in the memory, a sign of minimal. It is taken for subtraction, for traces, faults and significant objects bathed minutes, contours as evanescent memories
The path way is commuting between belonging and distance between suspension and spend, between intimacy and sharing.
The language of photography has become almost iconic, synthetic, is "the only limit as to exactly know," proceeds with almost mathematical clarity.
The artwork SA declines as the work open, participatory, a sign of sharing process between the artist, his medium, the curator, the public. It becomes a hypertext, a map navigation, landing and departure for the activation of thought, with a motion by web surfers.
Contemporary Art and the network seem to look alike: common, plural, interactive, ibride, polimorfe e polisemantiche, connettive. Il lavoro dell’artista sarà presentato come un’ interfaccia.
Le nuove tecnologie e la visibilità moltiplicata divengono instrumentum di condivisione relazione, di slittamento sensoriale, di una riconversione del senso, di dislocamento e trasversalità, di accessibilità del lavoro artistico ovunque e in ogni momento, di dilatazione dei significati, di contatto.
La partecipazione al processo creativo, i feedback reciproci tra l’artista e pubblico diventano possibili attraverso una critica partecipata, in cui il curatore condivide una relazione e si fa ermeneuta, “colui che porta fuori”.
Il pensiero critico appartiene a tutti, è al plurale, is not imposed, it becomes a point of view can be scrutinized, to be discussed. Through words and things, the public has the opportunity to turn the thoughts and trace "aesthetic."
The critical text in the body will draw on insertion of the action of links to images, video, music, film extracts and heterogeneous sources, to suggest references and influences, artistic approaches almost synaesthetic experience, the opening of new participatory processes, common, plural, circular.
The aesthetic process is multimedia, multiple, a journey from icononauti from spectators, reporting and thought, hybrid picking, collective production di senso. Contro ogni unilateralità”.
(Simonetta Angelini)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010/2011 si intitola proprio Troppo (la Galleria Marconi esagera), perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
"The micro-history, which remains suspended in the memory, a sign of minimal. It is taken for subtraction, for traces, faults and significant objects bathed minutes, contours as evanescent memories
The path way is commuting between belonging and distance between suspension and spend, between intimacy and sharing.
The language of photography has become almost iconic, synthetic, is "the only limit as to exactly know," proceeds with almost mathematical clarity.
The artwork SA declines as the work open, participatory, a sign of sharing process between the artist, his medium, the curator, the public. It becomes a hypertext, a map navigation, landing and departure for the activation of thought, with a motion by web surfers.
Contemporary Art and the network seem to look alike: common, plural, interactive, ibride, polimorfe e polisemantiche, connettive. Il lavoro dell’artista sarà presentato come un’ interfaccia.
Le nuove tecnologie e la visibilità moltiplicata divengono instrumentum di condivisione relazione, di slittamento sensoriale, di una riconversione del senso, di dislocamento e trasversalità, di accessibilità del lavoro artistico ovunque e in ogni momento, di dilatazione dei significati, di contatto.
La partecipazione al processo creativo, i feedback reciproci tra l’artista e pubblico diventano possibili attraverso una critica partecipata, in cui il curatore condivide una relazione e si fa ermeneuta, “colui che porta fuori”.
Il pensiero critico appartiene a tutti, è al plurale, is not imposed, it becomes a point of view can be scrutinized, to be discussed. Through words and things, the public has the opportunity to turn the thoughts and trace "aesthetic."
The critical text in the body will draw on insertion of the action of links to images, video, music, film extracts and heterogeneous sources, to suggest references and influences, artistic approaches almost synaesthetic experience, the opening of new participatory processes, common, plural, circular.
The aesthetic process is multimedia, multiple, a journey from icononauti from spectators, reporting and thought, hybrid picking, collective production di senso. Contro ogni unilateralità”.
(Simonetta Angelini)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010/2011 si intitola proprio Troppo (la Galleria Marconi esagera), perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
scheda tecnica/technical card
curatore/curator by Simonetta Angelini
testo critico/art critic by Simonetta Angelini
ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri
traduzione di/translation by Patrizia Isidori
relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca
fotografia/photography Marco Biancucci©
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci
progetto grafico/graphic project maicol and mirco
webmaster www.siscom.it
from September 19 to October 17
from september 19th to 17th October
hours: Monday-Saturday from 16 to 20
opening time: Mon-Sat 8 to 4 pm
Galleria Franco Marconi Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703 e-mail web galleriamarconi@vodafone.it
http://www.siscom.it/marconi
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